Sono trascorsi due mesi esatti dalla scomparsa di Michele Cilli, il 24enne barlettano di cui dallo scorso 16 gennaio non si hanno più notizie. Sessanta giorni equivalgono ad una eternità quando si ricerca una persona scomparsa e, pertanto, le speranze di ritrovare il giovane in vita sono ormai ridotte al lumicino.
Le uniche certezze sono legate a quella festa tra il 15 e 16 gennaio, al termine della quale Cilli salì su una macchina nera per non fare più ritorno al locale al cui esterno aveva lasciato la sua, con dentro il giubbotto e le chiavi. Le attenzioni si sono concentrate tutte su quel veicolo, ma evidentemente la posizione del proprietario appare inattaccabile, mentre le altre presunte prove o indizi paiono poco concreti perché, allo stato, l'indagine non ha indagati. La famiglia si avvale della consulenza di un legale e di un criminologo, ma anche loro non hanno potuto fare molto di più rispetto a quello per cui le forze dell'ordine stanno ininterrottamente lavorando da due mesi.
Si sono susseguite manifestazioni e appelli, la mamma di Michele ha dichiarato di sospettare chi sia il responsabile della scomparsa di suo figlio e che in molti lo sappiano ma nessuno si sia fatto avanti. Resta il fatto che le lancette delle ricerche sono ancora ferme a quel maledetto 16 gennaio, ed oggi la famiglia spera almeno di riavere il corpo del ragazzo, così da assicurargli un funerale ed una degna sepoltura.
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