Raffaele Lavacca, il 51enne di Trani che ha subito l'amputazione di entrambe le gambe per una misteriosa infezione, e per il quale da fine 2021 si è messa in moto una raccolta fondi per permettergli di avere due arti bionici con i quali tornare a vivere una vita il più possibile vicina alla normalità, ha ricevuto in dono da Papa Francesco 10.000 euro
Sono stati accreditati sul conto della famiglia Lavacca dopo che un'amica aveva scritto al Santo Padre un'accorata lettera di appello per informarlo della dolorosa vicenda di Raffaele e chiedergli almeno di intercedere per lui: Bergoglio è andato oltre e ha fatto arrivare in favore dello sfortunato cittadino tranese una somma che è servita quanto meno a tornare a scuotere una colletta che stava rischiando di fermarsi a quota 38.000 euro, raccolti fino a quel punto grazie alla piccola generosità di tanti, e che adesso ovviamente ha toccato quota 48.000.
Tale somma, però, è ben lontana dai necessari 190.000 euro necessari, che sono il costo di entrambe le gambe artificiali, insieme con la terapia richiesta per acquisirne la dimestichezza dell'uso senza alcuna crisi di rigetto. E tutto questo a Budrio, comune del'hinterland di Bologna, dove vi è l'unico centro specializzato per impiantare ad un paziente come Raffaele le due gambe bioniche.
Infatti, il vero problema che finora il paziente non è riuscito a superare è quello di avere delle protesi meccaniche fornite dal Servizio sanitario nazionale, sulle quali è impossibile reggere il peso del proprio corpo: se Raffaele avesse avuto anche una sola gamba, forse ciò sarebbe stato possibile. Ma senza entrambe il dolore è forte e l'impresa insormontabile.
La raccolta fondi in favore di Raffaele è nata grazie all’associazione «Il volo del gabbiano». Di seguito il link per aderirvi e dare, ciascuno secondo le proprie possibilità, il proprio contributo
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