Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

A Taranto la prima donna a capo della Procura: Eugenia Pontassuglia

L'insediamento proprio nel giorno dedicato alle donne. Il magistrato, che ha lavorato anche a Bari, torna in città: "Mi impensierisce molto la situazione ambientale"

Taranto

Si è insediato oggi, il nuovo procuratore della Repubblica di Taranto, Eugenia Pontassuglia. "Ringrazio i colleghi della procura che mi affidano la guida di un ufficio sano - ha detto nel suo discorso di insediamento - che ha saputo brillantemente contrastare l’esposizione mediatica cui suo malgrado è stato esposto concentrandosi con onestà e coraggio sul lavoro e portando a termine tante attività importanti, soprattutto nella tutela dell’ambiente e della salute pubblica».

Pontassuglia prende il testimone dal procuratore aggiunto Maurizio Carbone che, per un anno e dieci mesi, ha svolto il ruolo di facente funzioni dopo le dimissioni dell’ex procuratore Carlo Maria Capristo, che finì ai domiciliari il 19 maggio del 2020 nell’ambito di un’inchiesta della procura di Potenza.

Per la prima volta è una donna a guidare la procura jonica. Eugenia Pontassuglia è stata a lungo pubblico ministero alla procura di Bari e poi ha svolto l'incarico di sostituto procuratore presso la Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo. Per il magistrato si tratta di un ritorno a Taranto, dove ha cominciato la sua carriera come pretore. La cerimonia di insediamento, nell’aula Alessandrini di Palazzo di Giustizia, si è svolta al cospetto di un collegio tutto al femminile composto dal presidente del Tribunale, Anna Rosa De Palo, e dai giudici Patrizia Todisco e Stefania D’Errico. «Per me – ha detto ancora il neo procuratore - è davvero un grandissimo onore oggi essere qui, in questo 8 marzo in cui non si devono festeggiare le donne ma si deve riflettere sui diritti delle donne e sul lungo cammino che è stato percorso e che ancora si deve percorrere per raggiungere l'effettiva parità».
Pontassuglia ha poi rilevato che «gli uffici giudiziari di Taranto rappresentano un modello: su sette incarichi direttivi, ben sei sono stati assegnati alle donne. Saremo sempre disponibili nella speranza che si possa veramente ristabilire quel rapporto tra cittadino e magistratura che è presidio di una democrazia». Il procuratore ha parlato anche del rapporto tra la città e la grande industria. «Mi impensierisce molto - ha osservato - la situazione ambientale di Taranto. Ma la situazione relativa all’ambiente non riguarda solo l’Ilva. Anche le piccole violazioni ambientali devono essere valutate».

Caricamento commenti

Commenta la notizia