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Monopoli, in giro col Covid e a casa... una serra di marijuana

Tecnicamente, per le autorità sanitarie, doveva essere a casa e rispettare la quarantena perché positivo al coronavirus. Praticamente, invece, si trovava in giro a bordo della sua auto ma, suo malgrado, i carabinieri lo hanno fermato ad un posto di blocco. Un 28enne di Monopoli così è stato denunciato per violazione delle misure di contenimento connesse all’emergenza sanitaria. I guai sono iniziati quando si è imbattuto in una pattuglia dei carabinieri della Stazione cittadina, impegnati in un servizio di controllo del territorio. I militari dell’Arma, al comando del Luogotenente Denis Michilini, hanno fermato l’auto per i consueti accertamenti ma hanno immediatamente compreso che qualcosa non andava.

La scoperta dopo aver consultato la banca dati

Hanno così consultato la banca dati scoprendo che era positivo e che pertanto non doveva trovarsi in giro. A quel punto il giovane è stato sanzionato e denunciato per violazioni alla legge sanitaria. L’articolo 260 del testo unico della legge sanitaria 265 disciplina la materia e prevede che “chiunque non osserva un ordine legalmente dato per impedire l’invasione o la diffusione di una malattia infettiva dell’uomo è punito con l’arresto da 3 mesi a 18 mesi e con l’ammenda da euro 500 ad euro 5.000”. Gli uomini dell’Arma, tuttavia, insospettiti dall’atteggiamento del ragazzo e per sincerarsi che facesse rientro a casa, hanno deciso di scortarlo presso la sua abitazione. Varcata la soglia si sono accorti della presenza di una piccola serra artigianale nella quale veniva coltivata marijuana. Il giovane è stato quindi formalmente arrestato con l’accusa di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti. Il 28enne, data la sua positività al Covid 19, ha ottenuto gli arresti domiciliari.

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