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Rapina e violenta una donna, ma "il fatto non sussiste": assolto in Appello a Taranto

Risultanze dei tabulati telefonici acquisiti che dimostravano rapporti pregressi della donna con il 42enne, sempre negati dalla vittima, che in sede di interrogatorio si è contraddetta «in più occasioni sia in merito alle modalità della presunta violenza sessuale che alla rapina subita»

Condannato a 4 anni e 10 mesi per violenza sessuale, rapina e lesioni gravi in primo grado, un 42enne di San Marzano di San Giuseppe è stato assolto dalla Corte d’Appello di Lecce, sezione staccata di Taranto. «Il fatto non sussiste», hanno stabilito i giudici. L’imputato era accusato di abusato a novembre 2014 di una donna rumena cui aveva sottratto, a pugni e calci, una borsa, un telefono cellulare e documenti di identità, procurandole lesioni guaribili in dieci giorni. La donna aveva sporto denuncia alla polizia a Grottaglie.

«Per quest’uomo, incensurato, con la sentenza di appello è terminato un incubo», sottolinea Dario Iaia, legale dell’uomo insieme ad Antonio De Mauro. A sostegno della tesi della difesa, risultanze dei tabulati telefonici acquisiti che dimostravano rapporti pregressi della donna con il 42enne, sempre negati dalla vittima, che in sede di interrogatorio si è contraddetta «in più occasioni sia in merito alle modalità della presunta violenza sessuale che alla rapina subita».

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