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In Italia si nasce di meno ma nella Bat ancor... di più

In Italia si nasce sempre meno, ma nella provincia di Barletta Andria Trani ancora di meno: il calo dei nuovi nati rispetto al 2002 è del 40% e dunque la Bat, fra tanti primati negativi, ne annovera uno nuovo relativo proprio alla denatalità.
La fotografia certificata è dal Sole 24 Ore, elaborando i dati Istat delle nascite su base provinciale: ne emerge un netto calo demografico in corso in tutta Italia, del 28 per cento rispetto all'inizio del millennio, ma che nella Bat si amplifica fino al 40.
Eppure, quando nel 2004 la sesta provincia pugliese era nata, fra i motivi fondanti a sostegno dell'approvazione del decreto di istituzione dell'ente via era proprio la crescente natalità demografica, che avrebbe spinto il territorio verso una sempre più marcata autonomia rispetto alle province confinanti di Bari e Foggia.
La storia ha invece tracciato un percorso inverso rispetto a quei propositi, evidentemente nel solco di un calo generale delle nascite in tutto il paese ma che in questa terra di Puglia si è ulteriormente scavato.
Causa principale, la disoccupazione e la precarietà di molti rapporti di lavoro, che inducono tantia non mettere su famiglia e molte famiglie alla massima cautela sulla programmazione dei figli, cui evidentemente non è possibile assicurare un futuro sereno.
Va peraltro detto che, nel 2021, la Bat ha fatto segnare una lieve ripresa con 7,4 nuovi nati su 1000 abitanti, rispetto ai 7,2 del 2020.
Di certo però, nel quadro nazionale, il primato negativo della Bat spicca e, per trovare un'altra provincia pugliese, bisogna scendere all'11mo posto con il 34 per cento di Lecce. Al 14mo c'è Bari con 33,3, al 21mo Foggia con 32,1 ma con l'aggravante di un ulteriore calo nell'ultimo anno: da 7,2 a 6,8 su 1000 nuovi nati su 1000 abitanti.

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