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Brindisi, traffico internazionale di sostanze stupefacenti: eseguite 23 misure cautelari

Le indagini, avviate nel 2018, hanno evidenziato la presenza di un terminale italiano di un’organizzazione balcanica che importava grandi quantità di eroina e cocaina dalla Turchia e dall’Olanda, poi smistate in Puglia e a Reggio Calabria

Questa mattina, i Finanzieri del Comando Provinciale di Brindisi, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Lecce, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del capoluogo salentino, nei confronti di 23 indagati (di cui 19 in carcere e 4 ai domiciliari) residenti nelle province di Brindisi, Taranto, nonché in Calabria e in Albania.

Le indagini hanno riguardato un’organizzazione criminale transnazionale, dotata di disponibilità finanziarie e logistiche, dedita al trasporto e alla commercializzazione sul territorio italiano di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. In particolare, le indagini, avviate nel 2018 dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno evidenziato la presenza a Brindisi di un gruppo costituente il terminale italiano di un’organizzazione balcanica, in grado di importare nella provincia brindisina significative partite di eroina e cocaina, rispettivamente in arrivo dalla Turchia e dall’Olanda, poi smistate sulle diverse piazze di spaccio della regione pugliese e in provincia di Reggio Calabria. Il fiorente traffico di droga era stato oggetto, altresì, di interessamento della frangia mesagnese della Scu, la quale aveva avanzato la propria pretesa sui relativi ingenti guadagni. Al termine delle investigazioni, alla luce degli strutturati elementi di prova raccolti, la Dda di Lecce richiedeva al competente Gip l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare eseguita, oggi, nei confronti di 23 indagati.

I reati ipotizzati, a vario titolo, nei confronti dei 45 soggetti coinvolti nelle indagini sono quelli di: traffico internazionale di stupefacenti, estorsione aggravata da metodo mafioso, detenzione e porto in luogo pubblico di armi comuni ed armi da guerra, danneggiamento, violazione agli obblighi imposti dalla misura di prevenzione della Sorveglianza Speciale di P.S. ed autoriciclaggio.
Nel corso delle attività, a conferma delle ipotesi investigative, sono stati sequestrati 57,526 chili di cocaina, 200 grammi di eroina; 20 chili circa di sostanza da taglio; 202.540 euro in banconote di vario taglio; 2 pistole e un ulteriore caricatore; 2.205 cartucce di vario calibro.

Le indagini, inoltre, hanno permesso di segnalare all’A.G. due soggetti residenti in provincia di Brindisi per il reato di autoriciclaggio in quanto, al fine di ostacolare concretamente l’identificazione della provenienza delittuosa, hanno reinvestito in attività speculative le ingenti somme “liquide” provenienti dall’attività relativa al traffico di sostanze stupefacenti. Accanto alle misure cautelari personali, si procederà al sequestro dei beni e disponibilità finanziarie riconducibili ad alcuni soggetti indagati.

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