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Ex Ilva di Taranto: Oms conferma l'impatto negativo della fabbrica sulla salute

Secondo lo studio le emissioni sono causa di un eccesso di mortalità

L'acciaieria di Taranto "ha da diversi decenni un impatto ambientale negativo, con notevoli emissioni di vari inquinanti che interessano vaste aree, anche densamente popolate come la stessa città di Taranto e i comuni circostanti". È quanto emerge dallo studio condotto dal centro europeo per l'ambiente e la salute dell'Organizzazione mondiale della sanità presentato in anteprima a Taranto.
La ricerca conferma che "gli impatti sulla salute umana sono stati ampiamente studiati nel corso degli anni, riscontrando eccessi di numerose malattie e tassi di mortalità documentati e denotando un preoccupante profilo sanitario per la popolazione locale".
Il rapporto Oms calcola in circa 270 morti premature nei soli dieci anni relativi allo scenario produttivo pre-Aia (Autorizzazione di impatto ambientale) 2010. Se fossero invece applicate le prescrizioni previste dall'Aia 2015, le morti premature non supererebbero le 50 unità (con un range fino a 80 decessi, intervallo annuo 5-8 morti premature) nel corso dei successivi dieci anni. I maschi rappresentano il 59% della mortalità totale.

Le stime di impatto per lo scenario produttivo intermedio rappresentato dall'Aia 2012 sono più alte del 255% rispetto ai risultati post-Aia (2015), ma inferiori del 37% rispetto ai valori pre-Aia (2010). L'Oms ha anche quantificato il danno economico dovuto alla mortalità prematura per l'area metropolitana di Taranto, pari ad almeno 85 milioni di euro l'anno per la situazione pre- Aia 2010, che passerebbe a 53 milioni di euro per lo scenario produttivo intermedio dell'Aia 2012 e rimarrebbe comunque a 15 milioni di euro l'anno se fossero applicate le prescrizioni post-Aia 2015.

"Lo studio conferma le precedenti valutazioni condotte anche dalla Regione Puglia che dimostrano l'esistenza di un misurabile danno alla salute dei tarantini dovuto alle attività industriali. Un danno che non può proseguire e che richiede immediate decisioni da parte del Governo che è l'unico soggetto che può intervenire, sia come proprietario della fabbrica sia come autorità per la tutela della salute e dell'ambiente, esclusivamente competente per legge", ha commentato a margine della presentazione il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano.

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