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Coronavirus, boom di contagi a Lecce: tracciamento in crisi

La forte impennata di contagi a Lecce sta mettendo a dura prova il sistema di tracciamento della Asl del posto che esorta, coloro i quali hanno avuto un contatto diretto con una persona positiva al Covid-19, in seguito a tampone molecolare, a comunicarlo al proprio medico e a mettersi in autoisolamento cautelativo.

La raccomandazione arriva direttamente dal dipartimento di Prevenzione dell'azienda sanitaria salentina. Ieri i nuovi contagi in provincia di Lecce erano 507 contro i 199 del martedì precedente.

"In questi giorni si è registrato nel territorio della Asl di Lecce un notevole incremento di contagi, che non sempre consente un tempestivo tracciamento" spiegano dal dipartimento di prevenzione. Qualora non si venisse contattati per il tracciamento occorre effettuare un tampone molecolare in un laboratorio convenzionato a distanza di 10 giorni dall'ultimo contatto avuto con la persona positiva. Chi è risultato positivo a un tampone rapido fatto in una farmacia accreditata con il sistema 'Puglia salute' deve mettersi in autoisolamento insieme ai propri familiari conviventi e sarà contattato dalla Asl non prima di 10 giorni per tampone molecolare. Chi ha sintomi come febbre, tosse o mal di gola deve contattare telefonicamente il medico, seguire le sue indicazioni e non recarsi personalmente al pronto soccorso o dal proprio medico. Queste in sintesi le direttive da seguire per non affaticare il sistema.

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