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Foggia, appalti e sanità: la difesa di Dattoli chiede la revoca dei domiciliari

L'ex direttore generale degli Ospedali Riuniti di Foggia, Vitangelo Dattoli è ancora ai domiciliari e il suo avvocato ha chiesto al gip la revoca dell'ordinanza di custodia cautelare eseguita lo scorso 13 dicembre nell'ambito dell'inchiesta su alcuni appalti in ambito sanitario in cui sono indagate altre 5 persone.

Gli indagati, ai domiciliari, sono accusati, a vario titolo, di turbata libertà degli incanti, turbata libertà del procedimento di scelta del contraente e falsità ideologica commessa da pubblico ufficiale in atti pubblici, tra il 2019 e il 2020. L'istanza di revoca della misura cautelare è stata depositata dall'avvocato Antonio La Scala, dopo l'interrogatorio di garanzia che si è svolto il 18 dicembre.

Dattoli, 63 anni, ha rassegnato le dimissioni il 16 dicembre. È indagato nel troncone chiamato Icaro, in relazione a due gare l'affidamento del servizio di elisoccorso ordinario per un impegno di spesa pari a 36.600.000 per il primo quinquennio e 29.800.000 per l'eventuale proroga contrattuale opzionale e l'affidamento del servizio di trasporto aereo di organi e di equipe medica per attività di prelievo e trapianto organi, per un impegno di spesa pari a 2.642.494 per il primo quadriennio, estendibile in caso di proroga fino a 4.622.494.

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