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Quintali di droga tra Bari e Rimini, 5 arresti in riviera

I complici pugliesi, come copertura, si servivano dei casolari nelle campagne baresi dove la droga veniva poi caricata su un furgone a doppio fondo e tramite una serie di staffette arrivava a Rimini

Movimentavano quintali di droga tra Puglia e Rimini. E dalla città romagnola poi rifornivano il nord Italia. La squadra mobile riminese ha arrestato 5 persone di nazionalità albanese. A guidare il gruppo un 29enne che in seguito all'arresto del fratello avvenuto nel dicembre del 2020 aveva rilevato quella che si potrebbe definire "l'attività di famiglia" insieme ad altre quattro persone che, a vario titolo, si occupavano del traffico.

L'inizio delle indagini era partito lo scorso anno quando, a Rimini, era stato effettuato sempre dalla Mobile un maxi sequestro di quasi 300 chili tra hashish e marijuana che aveva portato all'arresto di 4 persone, 3 albanesi e un italiano, poi condannati in primo grado. Con il primo gruppo finito dietro le sbarre, a continuare il traffico era stato il 29enne che insieme ad altri 4 complici, tutti connazionali di 31, 30, 54 e 21 anni, aveva proseguito lo smercio di ingenti quantitativi di droga. Gli investigatori hanno sottolineato l'alto spessore del capo che si serviva di una rete ben rodata per acquistare lo stupefacente, presumibilmente in Spagna, e farlo arrivare in Italia attraverso Bari.

I complici pugliesi, come copertura, si servivano dei casolari nelle campagne baresi dove la droga veniva poi caricata su un furgone a doppio fondo e tramite una serie di staffette arrivava a Rimini. Lo scorso 3 marzo la Squadra mobile di Bari aveva arrestato due insospettabili coniugi albanesi di 40 e 30 anni, lui finito in carcere e lei agli arresti domiciliari. I due avevano trasformato il box in un centro di stoccaggio e smistamento di droga. Gli agenti lo avevano scoperto nel corso di una perquisizione domiciliare perché la donna, dopo un cenno d'intesa con il marito, ha tentato di nascondere un mazzo di chiavi all'interno della biancheria intima. I poliziotti se ne sono accorti e sono riusciti ad associare quelle chiavi ad un box ubicato in un garage interrato, poco distante dall'abitazione della coppia.

Lì trovarono oltre trenta cassette, solitamente utilizzate per lo stoccaggio della frutta, contrassegnate da una marca di cipolle e aglio di origine spagnola, al cui interno c'erano 399 pacchi del peso complessivo di oltre 400 chilogrammi di hashish, sottoposti a sequestro. Da questo sequestro il proseguo delle indagini che hanno portato a Rimini.

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