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Moglie del capo Immigrazione Viminale indagata per caporalato a Foggia: i nomi degli arrestati

La moglie del capo del Dipartimento per le libertà civili e immigrazione del Viminale, Michele di Bari, è tra le 16 persone indagate in un’inchiesta per caporalato dei carabinieri e della procura di Foggia che ha portato all’arresto di cinque persone, due delle quali in carcere.

Il Capo Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno«ha rassegnato le proprie dimissioni». E’ quanto rende noto il Viminale a seguito dell’inchiesta della procura di Foggia in cui è indagata la moglie per caporalato.

Le aziende e gli indagati

Sono 10 le aziende sottoposte a controllo giudiziario, si tratta della Giovagri srls di Trinitapoli, azienda agricola Scarpiello Saverio di Foggia, azienda agricola Ciuffreda Vincenzo di Foggia, azienda agricola Borrelli Mario di Foggia, azienda agricola Bisceglia S.S. di Bisceglia Rosalba e sorelle, azienda agricola Società Cooperativa Agricola Calabrese di Foggia, azienda agricola Calabrese Giuseppe di Foggia, azienda agricola De Rosa Vincenzo di Foggia, azienda agricola Tonti Emanuele di Foggia e azienda agricola Boccia Michele di Foggia.

Invece sono 16 le persone coinvolte nel maxi blitz “Terra Rossa” contro il caporalato nel Foggiano: carcere per Bakary Saidy, 33enne del Gambia e per Kalifa Bayo, 32enne senegalese. Domiciliari per Saverio Vitto 54 anni di Conversano residente a Trinitapoli, Giovanni Santoro 59 anni di Trinitapoli e Christian Santoro 31 anni sempre di Trinitapoli. Obbligo di dimora e presentazione alla pg per Alessandro Santoro, 24enne di Trinitapoli, Saverio Scarpiello 48enne foggiano, Vincenzo Ciuffreda 61enne di Foggia, Mario Borrelli 67enne di Foggia, Rosalba Bisceglia 55enne di Manfredonia, residente a Foggia, Matteo Bisceglia 56enne residente a Manfredonia, Giuseppe Calabrese 58enne di Foggia, Alfonso Calabrese 24enne di Foggia, Vincenzo De Rosa 61enne di Troia, Emanuele Tonti 55enne di Foggia e Michele Boccia 42 anni di San Giuseppe Vesuviano.

L’operazione contro il caporalato ha travolto anche Michele Di Bari, capo dipartimento Immigrazione dal Viminale scelto qualche anno fa da Salvini, quando il leghista era ministro degli Interni. L’ex prefetto, originario di Mattinata, si è dimesso dall’incarico alla luce del coinvolgimento nel blitz della moglie Rosalba Bisceglia.

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