Domenica 28 Aprile 2024

Illecito finanziamento Pd, slitta a marzo apertura processo Emiliano. La difesa: fatti di lieve entità

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

È approdata in tribunale a Torino una vicenda giudiziaria che riguarda il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e il suo capo di gabinetto, Claudio Stefanazzi. Un problema burocratico ha però comportato lo slittamento dell’apertura del processo al prossimo marzo. La questione al vaglio dei magistrati è connessa alla campagna elettorale per le primarie alla segreteria nazionale del Pd nel 2017. Si ipotizza un finanziamento illecito per le modalità con cui sarebbe stata retribuita la società subalpina che curava la comunicazione di Emiliano. Il fascicolo era stato trasferito da Bari a Torino per ragioni di competenza territoriale. Sia i giudici che il pubblico ministero si sono scusati con l’avvocato difensore, Gaetano Sassanelli, giunto dalla Puglia per la celebrazione dell’udienza. «Dopo la necessaria archiviazione delle ipotesi più rilevanti, l'unico auspicio possibile è quello di poter affrontare quanto prima il merito, per poter chiarire anche la marginale ipotesi residuata di violazione di una normativa speciale sui finanziamenti in occasione delle primarie». Lo dichiara in una nota l'avvocato Sassanelli, difensore diEmiliano. All'epoca dei fatti contestati il presidente Emiliano era segretario pugliese del Pd. «Il reato contestato - precisa l'avvocato Sassanelli - è a citazione diretta del pm, non è prevista l'udienza preliminare e non c'è decisione del giudice terzo di rinvio a giudizio. Tale procedura è prevista solo per fattispecie di lieve entità. La mera richiesta del pm di molti mesi fa, quindi, adesso pende davanti al giudice monocratico per la prima udienza. La vicenda processuale era iniziata nel 2018 con fragore di stampa e con una contestazione di gravi reati contro la pubblica amministrazione e violazioni fiscali, ipotesi poi escluse sin dalla fase delle indagini preliminari. L'udienza odierna - fa sapere il legale - è stata rinviata a seguito di un vizio formale rilevato direttamente dal giudice e non riguardante il dottor Emiliano». Nel procedimento erano coinvolti anche gli imprenditori Vito Ladisa e Giacomo Mescia. Per quest'ultimo gli atti sono stati trasmessi a Roma per competenza. La posizione di Ladisa, invece, inizialmente stralciata, sarà riunita a quella del governatore pugliese nella prossima udienza del 18 marzo 2022. L'imprenditore - è l'ipotesi accusatoria - si sarebbe fatto carico di pagare parte dei 65mila euro per la campagna di comunicazione delle primarie del Pd del 2017

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