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Lavori al trullo, ma la gru lo colpisce in testa: morto 52enne di Martina Franca

L'uomo stava effettuando alcuni lavori nella proprietà di un familiare, ma si sono rivelati fatali

Ancora un incidente sul lavoro, questa volta a Martina Franca. La vittima è un uomo di 52 anni. Il braccio mobile di un escavatore lo ha centrato alla testa, durante i lavori al suo trullo. Quel colpo violentissimo, purtroppo, lo ha ucciso, a dispetto dei disperati tentativi di salvargli la vita. Si sono trasformati in tragedia, purtroppo, i lavori condotti in una residenza nell’agro di Martina, lungo la strada che collega la cittadina della Valle d’Itria a Massafra.
Il malcapitato stava assistendo agli interventi affidati a un familiare. Quest’ultimo, titolare di una impresa edile, aveva acconsentito a effettuare gratuitamente quell’intervento di cui aveva bisogno il parente. Per i lavori, quindi, si è recato nella proprietà del familiare con uno dei suoi mezzi, un escavatore con un braccio mobile. Durante gli interventi, però, qualcosa è andato davvero per il verso sbagliato. Mentre l’uomo manovrava il mezzo meccanico, il braccio mobile ha effettuato un movimento imprevisto e ha colpito alla testa lo sfortunato 52enne che è precipitato sul selciato.

Il familiare ha provato a soccorrerlo e ha immediatamente richiesto l’intervento del 118. Sul luogo della disgrazia, nel giro di poco tempo, è sopraggiunta una ambulanza del 118 e anche una pattuglia dei carabinieri della compagnia di Martina Franca. L’equipe sanitaria di pronto intervento ha trovato la vittima in condizioni disperate. Ha tentato di stabilizzare l’uomo sul posto e ha fatto di tutto per strapparlo a un destino davvero ingiusto. Tutti gli sforzi, però, si sono rivelati vani. La vittima è spirata sul posto.

Tra le lacrime, il familiare ha spiegato la dinamica dell’incidente ai militari, mentre sul luogo della tragedia, su disposizione del pubblico ministero di turno è sopraggiunto anche il medico legale. Lo stesso magistrato, inoltre, ha affidato agli ispettori dello Spesal, il servizio prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro della Asl, una serie di verifiche per ricostruire con precisione la dinamica della disgrazia che è stata inquadrata come un incidente sul lavoro. Già oggi, probabilmente, sul tavolo del magistrato giungerà la primissima relazione stilata da carabinieri e ispettori dello Spesal della Asl, ma anche da parte del medico legale che è intervenuto sul luogo. In base alle indicazioni formulate da militari e ispettori, il pubblico ministero valuterà gli eventuali passi da compiere nell’ambito degli accertamenti avviati sulla tragedia.

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